IL VECCHIO CIMITERO DI VIGGIU’

In questo freddo sabato di Dicembre appena trascorso, mentre tutti pensano a prepararsi al Natale, la vostra valigetta felice e Marco vi portiamo in un luogo che non è abbandonato ma più precisamente in disuso: il vecchio cimitero di Viggiù (coordinate Google 45.869834, 8.908409).

Questo piccolo camposanto è stato costruito agli inizi dell’800 per volere di Napoleone per poi essere chiuso nel 1912 perché non più in grado di contenere il numero di defunti sempre crescente.

E’ un luogo di ottima testimonianza dell’arte sepolcrale lombarda dell’800 poiché è possibile imbattersi in molte sculture realizzate da scultori locali che utilizzavano il marmo estratto da una cava tra Viggiù e Saltrio.

Nemmeno lui è stato risparmiato dai vandali, attirati da uno speciale realizzato da una famosa trasmissione Mediaset, ignari del fatto che l’ultimo morto venne sepolto qui più di un secolo fa.

Francesca Nicodemi ha anche scritto un libro intitolato appunto “Il Cimitero Vecchio Di Viggiù” dove decanta l’atmosfera tetra ma anche romantica di questo posto.

Con la nostra visita, gentilmente autorizzata dal Geometra Daniele Trentini che ha aperto il cimitero apposta per noi (in genere viene aperto il 2 Novembre e in qualche altra festa comandata), abbiamo notato delle particolarità che sono:

  • La presenza di piccole lapidi numerate;
  • Ogni albero apporta una targhetta metallica con inciso il nome di un soldato morto durante la Prima Guerra Mondiale;
  • La sovente presenza di una clessidra con le ali incisa su diverse tombe, il cui significato indica la preziosità del tempo;
  • Il miscelarsi di tombe povere e ricche, come a significare che dinanzi alla morte siamo tutti uguali;
  • La crescita rigogliosa di vegetazione all’interno di molte tombe, visto che i cadaveri hanno fatto da concime (all’epoca le bare non erano sicuramente stagne come quelle attuali);
  • Alcuni corpi sono stati portati via da lì per essere trasferiti in un altro cimitero;
  • Alcune tombe sono state invece esposte al museo di Villa Borromeo per preservarle dagli attacchi dei vandali;
  • Diverse lapidi si trovano appese ai muri del cimitero;
  • All’ingresso del cimitero è presente una legenda delle tombe ormai cancellata dal passare del tempo

Ogni anno, il 2 Novembre, si tiene un recital da 12 anni dove il cimitero viene illuminato da più di 200 lumini in commemorazione dei defunti; quest’anno si intitolava “Ai Sepolcri”, dedicato ad un soldato.

Come sempre vi lascio qui alcune fotografie, le altre le potete vedere sulla mia pagina Facebook, mentre i nostri rispettivi video qui:

 

 

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Sarebbe bello se le tombe venissero restaurare per lasciare un ricordo ai posteri

La Maletita Feliz