Sabato scorso io e Marco siamo, insieme a tre sensitivi, in Valganna, precisamente a Boarezzo per visitare il suo albergo abbandonato (coordinate Google 45.913825, 8.834319).
Veniva anche chiamato Albergo Pianbello e venne costruito negli anni 20 da Giovanni Chini, architetto chiamato l’artista del cemento per via della sua bravura: ha persino decorato la galleria della Stazione Centrale di Milano e la Stazione Marittima di Genova.
Attualmente i suoi discendenti sono i proprietari della struttura.
L’albergo ha 3 piani, aveva 70 camera e la sala da pranzo poteva ospitare più di 200 persone.
Al piano terra c’era il garage (ora divenuto legnaia) oltre a campi da bocce, tennis e sala biliardo.
L’albergo raggiunge il massimo splendore negli anni 30 quando le sue camere erano sempre piene e andare a Boarezzo da Milano era considerata una vera e propria vacanza visto che i turisti dovevano prendere il trenino che li avrebbe portati a destinazione.
Alla scoppio della Seconda Guerra Mondiale si trasferì qui da Bologna la Ducati, che produceva trasmettitori radio e proiettili.
I Fratelli Ducati vennero accusati di collaborare con i nazisti e i dipendenti bruciarono i documenti sul monte Pianbello. Successivamente la ditta venne trasferita a Milano dove iniziò a produrre le moto che tutti conosciamo.
Al termine della guerra l’albergo cominciò a conoscere il declino poichè le mode vacanziere stavano cambiando visto che le persone preferivano andare al mare piuttosto che in montagna.
Venne chiuso definitivamente negli anni 70, ora sia l’albergo che gli edifici che ospitavano i dipendenti della Ducati e il personale dell’albergo sono in totale stato di abbandono ma sorvegliati dal signor Osvaldo, il custode della struttura. Parlando con lui siamo venuti a sapere che prossimamente la suddetta sarà riqualificata per diventare una casa di riposo per anziani.
Col suo permesso abbiamo potuto anche visitare gli appartamenti dei dipendenti dove sono ancora presenti i tipici arredi anni 70.
Tutto ciò potrebbe far ripopolare Boarezzo e dargli tutto il valore che merita, perchè è un vero piacere passeggiare per i suoi vicoletti e ammirare le numerose illustrazioni presenti sui muri delle case.
Ma tornando all’esplorazione urbana dell’albergo, si può dire che sono ancora visibili le decorazioni murarie delle diverse camere e i nostri amici sensitivi hanno avvertito diverse presenze in certe zone, tant’è che il rilevatore di Marco si muoveva a più non posso quando passava dove dicevano loro.
Sicuramente erano vibrazioni positive e non di sofferenza come potrebbe succedere nelle carceri o negli ospedali psichiatrici.
Potrete vedere le reazioni delle medium guardando i nostri video:
Ecco qui anche qualche foto, le altre le troverete sulla mia pagina Facebook
Al prossimo post
La Maletita Feliz